lunedì 16 gennaio 2012

Intervista a Simone Di Maggio (Appaloosa)

AppaloosaSimone Di Maggio è un veterano della scena post-punk che ha animato la Livorno della seconda metà degli anni '90. L'ex leader degli Almayer da molti anni si è tuffato nell'ibridazione tra idm e canzone d'autore attraverso il suo progetto personale DiMaggioBaseballTeam.
Dal 2004 è diventato membro attivo degli Appaloosa di cui cura l'elettronica e, proprio in merito alla pubblicazione di “RMX Appaloosa Vol.1” che ha accettato di rispondere ad alcune domande.


A: Gli Appaloosa sono da alcuni anni una realtà in continua crescita e dotata di una forte personalità. La pratica dei remix è divenuta una consuetudine per molte band, con risultati non sempre soddisfacenti. Nel vostro caso bisogna ammettere che avete fatto un pieno di rielaborazioni davvero di ottimo livello. I nomi coinvolti nell'operazione, oltre a te, sono quelli di DJ e producers a voi vicini geograficamente e con molti di loro vi conoscete da anni. Qual è stata la scintilla che vi ha fatto puntare alla realizzazione di un album di remix e come mai avete deciso di iniziare questo percorso proprio da "Savana"?

SDM: Lavorare nell'ambito dei remix è un’idea che avevo sin da quando sono entrato a far parte degli Appaloosa (2004), però ho aspettato le condizioni ottimali per lanciarmi. Volevo che venisse fuori un disco accattivante e curato come una pubblicazione, non come un episodio sterile o solo propagandistico: volevo coinvolgere io i produttori in modo da poterli supportare in maniera spontanea, che la curiosità e l'interesse verso l'ambito elettronico fosse trasparente e riconoscibile. In “R M X Appaloosa vol.1” c'è tutto questo e Black Candy lo ha compreso e supportato, trovando il coraggio di intraprendere un'esperienza discografica per loro nuova. Detto questo, abbiamo iniziato da "Savana" perché era la nostra ultima uscita, quindi quella più disponibile nell'immediato. Alla fine credo che stravolgere i campioni di quel disco donandoli ai remixer sia stato importantissimo per i passi successivi di tutto il gruppo, sebbene non fossimo coscienti di ciò quando è partito il progetto.

A: Questo "Vol.1" spazia molto abbracciando diversi generi della musica dancefloor ma non solo. Tu sei l'uomo dell'elettronica all'interno del gruppo e presumibilmente quello più attento alle nuove sonorità in questo ambito. Cosa dobbiamo aspettarci prossimamente dagli Appaloosa vista l'imminente pubblicazione del vostro quarto album ufficiale?

SDM: Prima di tutto "The Worst of Saturday night - Musica per energumeni del sabato sera", il nostro nuovo disco, dove si possono individuare le influenze degli ascolti collettivi tra una data e l'altra in furgone (dove ho anche realizzato il mio primo mixtape). Il disco dei remix era uno dei più gettonati tra gli ascolti collettivi in furgone e ci ha aiutato a rinnovare l'intenzione compositiva, rischiando ancora di più di quanto non avessimo fatto. Per me è stato essenziale capire come tirare fuori certe sonorità e l'ho fatto studiando i diversi stili che si trovano in “R M X,” con un occhio verso i software, gli strumenti e i samples. In “R M X” ci sono praticamente tutte le mie maggiori influenze. Inoltre ci piacerebbe continuare l'espansione verso l'Europa, esperienza che aiuta molto a crescere.

A: In riferimento alle domande precedenti, uno dei remix è opera tua. A quando, invece, un disco ufficiale del DiMaggioBaseballTeam?

SDM: Spero presto, perché ho dei brani da registrare da anni - e Marina Mulopulos, una delle due voci in DMBT, non vede l'ora di farlo. Tuttavia essere multi-tasking non è il mio forte e detesto avere mille cose lasciate a metà – anche se purtroppo succede spesso; così ho deciso di dedicarmi al nuovo Appaloosa che mi ha tenuto impegnato per più di un anno e ne è valsa la pena, perché il risultato è stato al di sopra delle aspettative (anche grazie al ritorno ai metodi analogici!). Nella mia versione di "Civilizzare" ho cercato di fondere il ritmo con l'attitudine DiMaggioBaseballTeam, che di per sé è legato a una dimensione canzone + IDM - almeno così mi dicono gli ascoltatori.

A: Infine, tornando agli Appaloosa, il titolo della raccolta lascia intenzionalmente supporre che questo sia soltanto il primo di una serie di album di questo tipo. Avete già pensato a quale dei vostri lavori precedenti potrebbe costituire il materiale per un "Vol.2"?

SDM: Sì, ci saranno altre occasioni, proprio perché l'interesse verso la musica elettronica è vivo e questa esperienza mi ha arricchito davvero molto. Il nuovo materiale si presterebbe bene alla manipolazione, ma non escludo niente. Ad ogni modo, colgo ancora una volta l'occasione di ringraziare tutti i remixer che si sono impegnati in questo progetto regalandoci delle vere bombe!



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